I macchinari predisposti Industria 4.0 necessitano di essere interconnessi ai propri sistemi informativi, come al proprio MES o mini-MES. Questo requisito è presentato dal punto 3 del relativo allegato A dei criteri necessari per ritenere il bene interconnesso secondo Industria 4.0.
Sebbene il criterio di interconnessione sia chiaro e trattato esaustivamente nelle circolari di chiarimento successive al 2016, la modalità con la quale il macchinario deve essere interconnesso è molto variabile in base al macchinario stesso. Infatti, dipenderà tutto dal tipo di comunicazione – e quindi dal tipo di protocollo – che il macchinario prevede per il dialogo con i propri sistemi informativi.
A tal proposito, vogliamo presentavi un veloce elenco di alcuni protocolli e modalità di interconnessione comunemente riscontrate nei macchinari predisposti Industria 4.0.
Log files
Sicuramente la casistica più semplice tra quelle presentate. In questo caso, la macchina è predisposta per produrre un file di log della propria produzione. Si tratta di un file (tipicamente .txt o .csv) compilato periodicamente dalla macchina nel quale vengono inserite le informazioni sulla produzione della macchina. Ad esempio, ogni riga di un file .csv di un log di produzione potrebbe contenere il numero di cicli produttivi completati negli ultimi 15 minuti con una specifica ricetta, oppure il cambio di stato della macchina, il cambio di part program caricato e così via.
Installando su un vostro server un agent software – ovvero un piccolo script in esecuzione in background dedicato alla comunicazione con la macchina – sarà possibile processare le informazioni contenute in tali log files ed inviarle ai propri sistemi informatici aziendali.
Server HTTP
Alcune macchine vengono predisposte con un piccolo server HTTP sul PC macchina. Questo server è dedicato a rispondere alle richieste di un client che, interrogando la macchina tramite la rete aziendale, può chiedere un set di informazioni alla macchina, quali: numero della ricetta attualmente caricata, valore del contapezzi totale o parziale, tempo di lavorazione attuale, stato della macchina…
Come per il caso precedente, viene installato un agent software su un vostro server, in modo che possa periodicamente verificare lo stato della macchina e della sua produzione al fine di identificare automaticamente il completamento di alcuni cicli produttivi. Questi cicli, ad esempio, potrebbero andare ad aumentare la propria giacenza a magazzino degli articoli prodotti dalla macchina, garantendo quindi l’interconnessione al sistema logistico aziendale (punto 3 allegato A).
API esterne
In alcuni casi, seppur più rari, il dialogo con il macchinario non avviene in maniera diretta come presentato precedentemente, ma tramite l’appoggio di un servizio di REST API esterne. Tale servizio, solitamente installato su server AWS, funge da intermediario tra i sistemi informatici aziendali ed il macchinario stesso.
L’agent di comunicazione con la macchina quindi dialoga con il macchinario tramite API esterne, senza la necessità di un collegamento diretto alla macchina tramite LAN aziendale. Le API esterne infatti potranno restituire lo stato attuale della macchina e della sua produzione, nonché inviare comandi ed ordini di produzione ricevuti dall’agent di comunicazione verso la macchina.
In ultima nota, questo tipo di predisposizione tendenzialmente richiede il pagamento di un canone da parte dell’acquirente al fine di mantenere il servizio API esterno attivo, disincentivando l’interconnessione – soprattutto per macchinari “economici”. D’altro canto, questo servizio viene solitamente arricchito con funzioni di telemonitoraggio e teleassitenza verso il macchinario, in modo da fornire un’agevole modalità di intervento in caso di malfunzionamenti macchina.